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Formazione obbligatoria per i giornalisti: Il nuovo codice deontologico "La
bibbia per giornaliste e dei giornalisti".
Si
c'è scritto proprio così, non so se ridere o piangere. Quando scrivo: “carta
da macero”, non intendo offendere certo il singolo giornalista, lungi da me
l’intenzione, ma tutto il sistema nazionale che, per un’infinità di motivi,
obbliga il “malcapitato” a mettere nero su bianco le veline imposte del main
stream, senza alternative.
Sinceramente pensavo che fosse uno scherzo, poi ho letto i nomi dei relatori e
mi sono fatto un’idea: “indottrinamento”.
In fatto di credibilità, la stampa italiana è il peggior paese d’Europa e 49°
nel mondo.
Le giustificazioni spaziano da: crisi economica del settore (di cui dubito),
ingerenze private e governative, e pressioni sui giornalisti (che devono portare
il pane a casa). Ma guarda caso sono proprio i principali media nazionali i
principali mistificatori dell’informazione e delle notizie che privilegiando la
propaganda, non verificando le fonti e imponendo la linea editoriale ai
direttori disinformano la gente. Ditemi allora cosa diavolo centra la
deontologia e quale affinità possa avere con la Bibbia quando il giornalista
deve essere superpartes, laico, indipendente e non sottomesso all’editore o al
direttore. L’Italia è la capitale della disinformazione; ci hanno propinato,
senza mai citare le fonti (noi sappiamo che si tratta di Al Jazeera, finanziato
dal governo del Qatar, nemico giurato di Israele), notizie fuorvianti sul
conflitto israelo-hamas, spacciando per veritieri servizi confezionati ai soli
fini propagandistici pro Hamas. Sapete che questo conflitto è il settimo nel
mondo per gravità dei fatti che accadono? Sapete che il più grave in assoluto è
quello in corso dello Yemen con 300.000 morti? Quello dei Sudan con 150.000
morti e stupri all'ordine del giorno? La guerra civile in Congo?, In Etiopia?
Della guerra civile in Myanmar? Nessuna menzione i nessun giornale e tv. Come nel caso del conflitto russo-ucraino,
propalando idiozie provenienti da una sola parte, quella della propaganda zelenskyana e dei suoi accoliti (Starmer, Macron, Meloni e Trump. Ditemi a cosa
serve la deontologia del giornalista quando i conduttori televisivi sono sotto
scacco e censurano gli inviati (vedi Myrta Merlino); Marc Innaro è stato fatto
fuori dalla Rai perché faceva il giornalista vero e non allineato. Avete
accettato di creare il mostro Putin, di addossargli anche colpe che non ha e
questo non vi fa onore, al contrario vi discredita a tal punto che quando tutto
sarà finito dovrete chiedere scusa, e non basterà. Non dimenticatevi del
servilismo e “ignoranza” nelle comunicazioni Covid. Ultima in ordine di tempo la
gigantesca fake news dell’attacco all’aereo di Ursula von der Leyken da parte
dei russi. Era stato ampiamente anticipato un malfunzionamento dei GPS nell’area
di riferimento confermato nei giorni seguenti ma, niente tutti i titoloni di un
attacco inesistente. Capisco che l’Italia non può essere un paese sovrano a
causa della resa incondizionata agli anglo-americani in quel di Cassibile nel
1943 nelle mani di Eisenhower (il quale poi affermò di aver firmato l’affare più
sporco della sua vita) ma da qui a rimaner carponi per tutta la vita, no. Cari
giornalisti dedicatevi al genere fantasy oppure fate gli addetti stampa, non
avete più la pallida idea di cosa possa essere fare i giornalisti essendovi
dedicati esclusivamente a fare i copia e incolla. Avete avallato la “narrazione”
di una Russia arretrata e isolata, oggi la Russia fa’ parte di un gruppo di
paesi che rappresentano il 43% della popolazione mondiale e il 23% dell’economia
globale; da stupidi e suicidi allontanare questo grande paese dall’Europa. P.s.:
non dimenticate la ribalta che avete offerto a Greta Thumberg senza uno straccio
di verifica sui suoi manovratori e loro obiettivi politici. A Gaza, lo sapete
benissimo, ci sono tonnellate di aiuti umanitari sequestrati da Hamas che li
rivende a prezzi esorbitanti ai poveri palestinesi. Rilevo un giornalismo
ossequioso, pilotato e mal governato.
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