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L'istituzione e la gestione dei parchi e delle aree naturali protette sta progressivamente ricevendo una sempre maggiore attenzione da parte di quasi tutti i paesi del mondo, in particolare, i governo stanno analizzando varie alternative per meglio valutare se l'istituzione e la gestione di vaste porzioni di territorio debbano essere finalizzate al mantenimento della diversità biologica e/o utilizzate ai fini economici per l'incentivazione turistico - ricettiva ed altri usi diretti.

 

La presenza sul territorio di un'area naturale protetta comporta una serie di vincoli nell'utilizzo delle risorse, che solo in apparenza possono sembrare un ostacolo allo sviluppo economico, la regolamentazione di alcune forme d'uso è ovviamente finalizzata ad evitare uno sfruttamento eccessivo e ad assicurare che l'uso delle risorse sia sostenibile, tale cioè da consentire alla risorsa stessa di rinnovarsi.

 

Sulla base di ciò, le aree protette possono divenire uno strumento efficace per realizzare la conservazione della biodiversità e per potenziare lo sviluppo sostenibile, ciò sarà possibile se si riuscirà a risolvere il conflitto tra diverse visioni/esigenze: l'ossessionante tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile, questione che va risolta non nel segno della supremazia di un'esigenza rispetto a un'altra e neanche del compromesso, ma nel senso della ricerca di una sintesi ad un livello più alto, dove la tutela, è intrinsecamente compatibile, con un alto livello di sviluppo (che non è solo economico, ma è anche e prima di tutto sociale, civile, culturale).

 

A conferma di ciò, laddove gli enti locali e i gestori dei parchi naturali sappiano coniugare la conservazione degli ecosistemi con una loro fruizione turistica "soft", le aree protette potrebbero diventare delle importanti risorse rinnovabili per le economie locali creando occupazione, posti di lavoro e ricchezze ben più sostenibili e durature nel tempo della speculazione edilizia, e nella sfida che le aree protette, attraverso una sperimentazione di politiche proiettate verso uno sviluppo sostenibile, possono assumere per il rilancio del territorio, promuovendo esperienze e modelli di intervento riproducibili anche nelle aree esterne all'area protetta.

 

Il prodotto turistico è, per sua natura, composito e complesso, composto da attrattive territoriali e da servizi, che si integrano a vicenda, in particolare, nell'ambito di esso, la componente spaziale e quella territoriale rivestono un ruolo estremamente rilevante e caratterizzano il prodotto turistico molto più degli altri beni di consumo.

 

A fronte di una continua evoluzione e volubilità della domanda, sempre più "imprevedibile", sembra emergere così un nuovo soggetto di offerta, il territorio, che riscopre la sua complessità e mette in moto una infinita molteplicità di luoghi, di situazioni, di aspetti non classificati, non coordinati in nessun circuito.

 

Il concetto stesso di territorio è un elemento centrale, infatti se uno stesso prodotto turistico può essere presentato da tante località, il fattore su cui bisogna agire è espresso dal territorio; solo in seguito ad una sua valorizzazione e ad un incremento del suo livello di attrattività e di differenziazione, sarà possibile alle destinazioni di difendere il proprio vantaggio competitivo.

 

La pianificazione turistica parte proprio dal territorio, ponendolo come elemento centrale e intendendolo non soltanto come luogo geografico costituito dalla natura e dal paesaggio, ma anche come insieme omogeneo di storia, tradizioni, peculiarità e culture, che si esprimono attraverso il loro patrimonio artistico, le tradizioni gastronomiche, i prodotti locali, il risultato quindi di una lunga e lenta stratificazione che occorre conoscere per poter intervenire.

 

Pianificare lo sviluppo turistico di un territorio significa, allora, tenere conto, contemporaneamente, di tutte le componenti sopradescritte in un'ottica di lungo periodo, prefigurando anche gli effetti che lo svolgimento dell'attività turistica può avere su ciascuna di esse, tramite un approccio basato sullo sviluppo sostenibile.

 

Se da un lato l'attività di pianificazione del turismo deve basarsi su un approccio di tipo sostenibile, dall'altro si rileva come sia la pianificazione stessa il presupposto per conseguire la sostenibilità dello sviluppo, garantendo la conservazione delle risorse ambientali e storico - culturali.

 

ne consegue allora che qualsiasi attività di pianificazione, e qui entra in gioco l'urbanistica, anzi la buona urbanistica, deve necessariamente affrontare la problematica della valorizzazione del territorio, ponendolo come "orizzonte di riferimento", considerandone le qualità storico - culturali e valorizzandone le risorse locali, attraverso una rappresentazione progettuale di ciò che di nuovo sta emergendo dal territorio e su cui si può realisticamente intervenire per imprimere ai processi in atto, una direzione piuttosto che un'altra.

 

Intervento dell'architetto Salvatore Barbagallo in occasione del convegno organizzato dall'Associazione Culturale editrice "Accademia di Arti e Culture" di Acireale, con il patrocinio dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, il 27 Ottobre 2018 nell'antisala consiliare del Palazzo di Città di Acireale su: "Scoprire tutelare e valorizzare i tesori culturali e naturali nel Parco Archeologico, Paesaggistico e Naturalistico della "Valle dell'Aci". L'iniziativa mirava a sensibilizzare per formare cultura, conoscenza e coscienza storica verso il patrimonio culturale e naturale. Il motto dei nostri giovani fu: "Organizziamo il nostro futuro per esserne protagonisti".

 

Tutto ciò è più facilmente attuabile attraverso l'adesione alla Carta Europea del Turismo nelle Aree Protette (Certificazione dell'Area Protetta) in modo da mettere in rete tutte le peculiarità esistenti all'interno dell'area, attraverso la formazione di un piano di azione che coinvolga tutti gli attori presenti sul territorio, in modo da rilanciare l'economia.

 

Gli obiettivi fondanti della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle aree protette sono:

 

   Il miglioramento della conoscenza ed il sostegno alle Aree protette d'Europa, soggetti fondamentali del nostro patrimonio, che devono poter essere preservati r tutelati per le presenti e future generazioni;

 

   Miglioramento dello sviluppo sostenibile e la gestione di un turismo nelle aree protette che tenga conto delle necessità dell'ambiente, delle comunità locali, delle attività imprenditoriali locali e dei flussi dei visitatori.

 

Principi della Carta per il Turismo Sostenibile:

 

   Coinvolgimento di tutti coloro che sono implicati nel settore turistico dell'area protetta, per il suo sviluppo e la sua gestione;

 

   Predisporre e rendere effettiva una strategia per il turismo sostenibile ed un piano d'azione per l'area protetta;     

 

   Tutelare e migliorare il retaggio culturale dell'area, attraverso il turismo, ma al contempo proteggere l'area da uno sviluppo turistico sconsiderato;

 

   Garantire ai visitatori un elevato livello di qualità in tutte le fasi della loro sisita;

 

   Comunicare efficacemente ai visitatori le caratteristiche uniche dell'area;

 

   Incoraggiare un turismo legato a specifici prodotti che aiutino a conoscere e scoprire il territorio;

 

   Migliorare la conoscenza dell'area protetta e gli aspetti di sostenibilità tra tutti quelli legati al turismo;

 

   Assicurare che il turismo non comporti alti costi per la qualità della vita dei residenti;

 

   Accrescere i benefici provenienti dal turismo in favore dell'economia locale;

 

   Monitorare ed influenzare il flusso dei visitatori a ridurre gli impatti negativi.

 

   Ultima annotazione: In Italia sono 17 su 20 le regioni in cui i parchi e le aree protette hanno aderito alla Carta, le tre regioni in cui non si registra nessuna adesione sono: Liguria, Sardegna e Sicilia, come sempre la nostra regione non approfitta delle possibilità di sostegno allo sviluppo offerte da questa procedura, anche se vanta al suo interno: 1 Parco Nazionale - 5 Parchi Regionali - 6 Aree Marine Protette - 76 Riserve Regionali - 4 Altre Aree Protette.

 

   Noi come Associazione abbiamo sempre operato in piena sintonia con l'ambiente e nel rispetto di quanto sopra di contro le istituzioni ci hanno boicottato.

 

 

 

 

www.siculina.it

 email: info@siculina.it

 

I nostri obiettivi:

Educare al patrimonio

Abilità ad osservare/analizzare paesaggi e beni culturali

Conoscenza dei e sui beni culturali, paesaggistici e naturalistici

Conoscenza del territorio in cui i beni sono iscritti.

Oggi il territorio versa in condizioni pietose e persino le città d'arte, ricche di monumenti, lamentano la totale mancanza di decoro urbano.

Il verde, l'armonia e l'integrazione di natura e architetture sono ormai scomparse da tempo, almeno in gran parte d'Europa, per trasferirsi nei meravigliosi villaggi antichi, parchi e templi tipicamente orientali che ogni anno attirano milioni di viaggiatori.

 Uno spazio decoroso e funzionale è bello e vivibile sia dai cittadini che dai turisti, produce introiti e prestigio ma prima e soprattutto soddisfazioni.

 

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