“Fra l’amore e la musica c’è questa differenza: l’amore non può dare l’idea della musica, la musica può dare l’idea dell’amore”. Hector Berlioz Musica, ho sempre amato la musica e tutto ciò che con la musica ha a che fare: suonare, cantare ma soprattutto ascoltare. La “musica è vita” non è un modo di dire, una frase stereotipata, lanciata per fare audience la senti dentro, la senti nell’aria e ti attiva: quando sei giù di morale, ti ricarica; quando si è allegri, rende felici e piena di voglia di fare; spesso ispira e dà sempre grandi emozioni. La musica è nell’aria intorno a noi con una miriade di suoni nelle varie interpretazioni che ognuno di noi può dare, sentiamo musica e ritmo nel vento tra le foglie, nello sciacquio delle onde e nel cozzare dei sassi che rotolano avanti e indietro sulla battigia, nel silenzio della notte, nel canto degli uccelli, nel rumore dei passi su di un selciato; percepiamo musica nella neve sotto gli sci quando scivolo sulle piste o quando la neve secca scricchiola sotto di essi, nell’acqua spostata dal corpo quando nuotiamo e nel sibilo della freccia scoccata dall’arco. Le nostre case sono sempre pervase dalla musica in quasi tutti gli ambienti, a volte non ce ne accorgiamo ma la musica è insita in ogni azione all’interno di essa. Ascoltare la musica a volume medio basso; non è possibile assaporare tutte le sfumature di un qualsivoglia genere musicale si ascolti a volume troppo alto o altissimo, come sono invece abituati a fare molti giovani, oggi. Personalmente mi accompagna, quando scrivo, a volume bassissimo, un sussurro discreto quando leggo rimango in religioso silenzio (escludendo gli inevitabili noiseambientali fuori e dentro casa), soltanto quando studio un nuovo testo. |