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Politiche del turismo,  dei beni culturali,  dell'ambiente  ed  economico - sociali

 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

Le proloco (dal latino, letteralmente «a favore del luogo»)

sono associazioni locali, nate con scopi di promozione e sviluppo del territorio. Norme di carattere regionale ne stabiliscono l'appartenenza o meno all'albo regionale, valutata la presenza di determinati requisiti. Molte pro loco hanno sottoscritto l'adesione all'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia (UNPLI) oppure all'Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale (ENDAS). Va detto che l'adesione alle suddette organizzazioni nazionali non qualifica come ente una pro loco, la sua iscrizione non è significativa, infatti, di un imprimatur di carattere pubblico e non conferisce ad essi poteri di intervento e controllo.

 

   Nella maggioranza dei casi, le pro loco nascono per ovviare al bisogno di cittadini ed operatori turistici di avere a disposizione uno strumento di informazione o di proposta valido per tutelare e possibilmente migliorare la qualità della vita nella propria località. Difendere il patrimonio culturale, ambientale e storico del paese e promuoverne la conoscenza diventano così gli scopi principali dei soci che, in questo modo, innescano un meccanismo di potenziamento delle attività legate al turismo.

 

   Il "lavoro" effettuato a favore del luogo ha quindi un doppio benefico effetto, perché le iniziative per migliorare la città e la vita dei cittadini sono anche quelle che creano le basi indispensabili per un turismo di qualità.

   Nel peggiore dei casi, la pro loco viene fatta nascere come strumento politico e soprattutto partitico, in questo caso avrà vita breve e travagliata perché le Amministrazioni comunali cambiano spesso e anche se non cambiano colore politico, cambiano gli uomini di riferimento o gli accordi programmatici.

   Particolare rilievo rivestono per lo sviluppo delle attività turistiche, in particolare per quel che concerne i prodotti tipici dell'enogastronomia e dell'artigianato locale, le tradizioni popolari, la tutela e la salvaguardia dei patrimoni storico-artistici, architettonici, culturali e ambientali.

   - Ciò detto, mi chiedo: Perchè mai un comune dotato di ufficio del turismo dovrebbe mai fare un gemellaggio  o addirittura un protocollo d'intesa con l'unione delle proloco? E' quello che ha fatto il sindaco grillino di Acireale. Non ne comprendo le ragioni.

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 

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