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L’Ucraina ha già perso la guerra. Lo afferma il generale ucraino, capo delle forze armate Zaluznyj.

Il conflitto in Ucraina dove a soffrire di più è stato il popolo ed anche quello russo che a lungo andare potrebbe riportare doloroose ferite. E allora che speranza di pace c’è se ancora ve ne è. Per arrivare alla pace credo sia necessario uscire da una situazione di equipollenza ovvero che si verifichi la netta supremazia di una delle due parti in causa. Ovviamente questa ipotesi è sgradita alle elìte guerrafondaie (Usa e Nato con il supporto dell’Inghilterra) per cui utilizzano l’incessante propaganda per diffondere menzogne atte a far credere che il più debole in seria difficoltà, stia invece vincendo quando non è chiaramente così. Allora noi popoli come possiamo venire a conoscenza della verità? È vero che ognuno tira acqua al proprio mulino; ma se una delle due parti in causa ammette di avere già perso o perlomeno di essere in grave difficoltà allora vi è da credergli in quanto non avrebbe nessun interesse a demolire la motivazione del suo stesso popolo. E se a dire questo è un noto generale ucraino? Beh allora non vi è più alcun dubbio. Perché fiaccare il morale dei suoi uomini? Ebbene questo è quello che sta esattamente accadendo. Il generale ucraino Zaluznyj attuale capo delle forze armate ammette che la controffensiva è essenzialmente fallita, finita prima ancora che iniziasse davvero; lo stesso ammette che l’Ucraina ora non ha alcuna possibilità. Il generale sa che la Nato non potrà mai fornire all’Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno. Ciò che il generale sta affermando è che l’Ucraina ha perso questa guerra. Senza essere completamente riforniti, questi piani strategici non sono affatto fattibili ma sono e rimangono in corso di esecuzione.

La più moderna flotta russa SU35 ha missili di potenza superiore di ciò che fornisce la Nato. Di conseguenza le truppe sul terreno non supportate da forze aeree, sono facili bersagli. Non appena Wagner tornerà operativo lo farà da due fronti: Bielorussia a 90 km da Kiev e il grosso sul fronte orientale integrato all’esercito regolare, sarà davvero finita. L’Ucraina ha di fatto esaurito gli uomini sul terreno di scontro a causa delle costanti perdite giornaliere, circa 500 morti al giorno più i feriti senza nessuna possibilità di ricambio. La Nato lo sa ma spinge l’Ucraina a sacrificare la propria gente, militari e civili, nella vana speranza di guadagnare un po' di terreno che in realtà sta perdendo giorno dopo giorno. Nessuno cerca di parlare di un cessate il fuoco.

Gli Stati Uniti hanno da poco inviato un segnale alla Russia tramite il Washington Post. Hanno riconosciuto che la controffensiva ucraina è fallita. L’Ucraina non riconquisterà mai la Crimea e neanche le regioni del Donbass. E che gli Stati Uniti mirino a guadagni marginali prima di un accordo negoziato con la Russia di Putin. In effetti mirano ad una pausa per riarmare l’Ucraina e ricominciare la guerra tra due tre anni. Questa è una partita persa anche per l’occidente, soprattutto Gran Bretagna, Francia e Italia (il parente povero). L’Ucraina non sta andando da nessuna parte; la Russia ha completamente preso il sopravvento, sia a breve che a lungo termine. Perché la Russia dovrebbe scendere a compromessi con la Nato che vuole distruggerla?

Mosca riprenderà l’iniziativa e distruggerà quel che resta dell’Ucraina. Questa è l’intenzione russa comunicata attraverso uomini chiave quali Medvedev e Patruschev (l’arci-putinista).

È giunto il momento di sedersi seriamente a quel tavolo tanto invocato dalla gente di buon senso e parlare seriamente di pace duratura e non di tregua. Un allargamento del conflitto ad altri paesi europei sarebbe la fine. Gli Stati Uniti facciano un passo indietro perché sono loro la causa di tutto questo.