Foglie rosse foglie gialle volan via come farfalle…

     Iniziava cosi una poesia che ho studiato alle elementari e che incredibilmente ricordo ancora.

     Nelle mie lunghe e solitarie pedalate in questi giorni assisto all’esplosione di colori che solo l’autunno sa dare, adoro quei rossi accesi e quei gialli pallidi mischiati al verde,
solo la natura sa parlare ai cuori con tutta la forza della suggestione, il cuore si apre, ci si sente in paradiso ed in pace con se stessi.

     In autunno la natura si trasforma in poesia nella più dolce e struggente stagione dell’anno. E se è la natura stessa a parlare, con i suoi colori e i suoi inafferrabili languori, ogni altro tentativo di catturarne l’essenza diventa inutile.

     Una festa di colori, un benvenuto della natura che ci sorprende, ci coglie, ci rapisce e ci immerge, attori nello spettacolo naturale, bellezza di questo territorio che sprigiona sensazioni ed emozioni che le parole non possono descrivere compreso il penetrante odore di erbe e fiori.

     Vivere questa parte di territorio è un’entusiasmante successione di immagini ed emozioni suscitate da un’incredibile collage panoramico della natura, ora verde, ora azzurro a tratti multicolore incastonato tra mare, collina con l’imponente sfondo della montagna per eccellenza: l’Etna.

     L’emozionante percorso si snoda lungo stradelle contornate dai giardini verdi trapunti del giallo e dell’arancio degli agrumi; il tutto bordato dalla vegetazione spontanea, assai rigogliosa, impreziosita dal rosso dei papaveri e dal giallo delle erbette selvatiche.

     L’impatto mozzafiato degli scogli sul mare alimenta verghiane memorie; il continuo  frangersi delle onde sugli scogli ormai modellati dall’andirivieni dell’acqua salmastra, crea nell’insieme un armonioso concerto orchestrato dalla natura che qui, più che altrove, si manifesta nella sua incommensurabile bellezza ed armonioso connubio con il mito narrato dalle memorie storiche viventi ivi incontrate.

 

 

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