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Pagina dell'autore Rosario Rigano

Narratore

scrittore

giornalista

 

 

   Chi è Siculina. Come nasce, dove  e perché.

 

   La storyteller e mascotte Siculina è figlia della storia e degli eventi che hanno segnato la Sicilia nel corso dei millenni.

 

   Percorrendo le millenarie vicissitudini del popolo siciliano mi sono soffermato sulla storia dei Siculi.

 

   Secondo la ricostruzione del prof. Enrico Caltagirone, centuripino appassionato di storia della Sicilia ed in particolar modo dei Siculi, questo popolo di navigatori, proveniente da un’area indo-pakistana, si stabilì nella parte orientale dell’isola ed alla meravigliosa vista, arrivando dal mare, di quest’immenso e verdeggiate luogo posto sul mare Ionio decisero di dare nome Trinacie che in lingua sanscrita significa giardino o luogo verdeggiante, sorpresi e stupiti per la bellezza dei luoghi e per la natura lussureggiante sin dalle coste.

 

   I siculi ebbero un grande ma sfortunato condottiero nelle battaglie per liberare la Sicilia dall’oppressione dei greci e dei siracusani. Egli si chiamava Ducezio ed era nato in una famiglia nobile siciliana a Mene (oggi Mineo) nel 488 a.C. Sin da bambino Ducezio si dimostrò vivace, curioso e soprattutto molto disponibile verso i più deboli. I genitori videro subito in lui l’uomo che avrebbe risollevato le sorti della Sicilia, l’obiettivo era un unico ideale: la “Synteleia” ovvero una federazione di tutti gli appartenenti all’etnia sicula, una sorta di autonomia locale dei nostri giorni.

 

   A seguito di molte battaglie vinte sui greci e sui siracusani Ducezio venne proclamato re dei Siculi ma dovette subire attacchi di ogni genere; con alti e bassi, contro tutti gli oppressori da ogni lato, compresi gli agrigentini alleati con i siracusani, subì persino l’esilio a Corinto per poi ritornare nella sua terra e poi morirvi poco dopo per cause naturali, forse stroncato da un infarto.

 

   Fin qui il sunto delle gesta del grande re Ducezio ma la storia completa del popolo siculo, usi costumi e credenze religiose, presenze documentate persino nel Lazio, merita sicuramente più attenta lettura. Da questa considerazione l’idea di creare un simbolo che lo ricordasse, non tanto per farne un mito ma perché la sua idea autonomista prima della nascita di Cristo possa essere un esempio di ragionamento lungimirante in tempi assai difficili. Il pensiero volge dunque ad una ipotetica figlia del grande re cui dare il nome di Siculina ed investirla del ruolo di mascotte dei siciliani.

 

   Tutto questo nel luglio 2003 si concretizza con l’organizzazione di un concorso riservato alle classi terza, quarta e quinta elementare del primo circolo didattico di Acireale alle quali fu chiesto di rappresentare Siculina ambientata nel periodo di riferimento. Il risultato fu sorprendente, i bambini presentarono quasi duecento elaborati grafici per rappresentare Siculina. La scelta fu assai complessa ma alla fine, dopo aver rilasciato a tutti un diploma di partecipazione ne furono premiati tre con targa ricordo e menzione specifica sul mensile Siculina che già pubblicava così il suo numero “0” diventando di fatto una testata giornalistica in quanto registrata nel registro apposito del Tribunale di Catania oltre che al registro dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi presso il Ministero dello Sviluppo Socio Economico del nome e logo Siculina.

 

   Siculina viene così idealizzata e responsabilizzata, arricchita delle qualità che la Sicilia le conferisce. Diventa la mitica figlia della Sicilia e mascotte dei siciliani, Siculina è sinonimo  di sicilianità birichina, dispettosa, briosa e amorevole, ammiccante e poi sfuggente come a voler creare attorno a sé quell’alone di curiosità che nasce spontanea per un evento quasi arcano.

 

   Siculina viene da molto lontano, si forma in una miscellanea di civiltà e culture che scaturiscono dai primi abitatori della nostra isola fino ad arrivare ai nostri giorni.

Rosario Rigano

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Acireale, 15/02/2015

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