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 Patrimonio Culturale:

mobile, artistico e architettonico

   L'Artigiano e l'Artista

   Nell'architettura dei palazzi e delle chiese

   Arte, che deriva dal latino ars, cioè abilità, si abbina nel nostro caso con artista, artigiano e architettura. Non solo allora il binomio arte - artista, ma più un concetto di equipe che comprende anche gli esecutori materiali delle opere e non solo il concepimento tecnico.

   Nell’architettura dei palazzi e delle chiese opera insieme una vera equipe; essa può essere definita in quattro modi, tutti validi, tutti legati tra loro e nessuno pienamente soddisfacente. E’ l’arte e il metodo di erigere strutture; è un’entità progettata, risultato di un atto consapevole; è un corpo di lavoro; è un modo di costruire.

   Una buona definizione venne fornita dall’architetto Vitruvio nel sec. I d.C., secondo la quale l’architettura è un modo di costruire che include la utilitas, la firmitas e la venustas (utilità, solidità e bellezza) deve cioè adempiere a compiti estetici, tecnologici e funzionali.

   In tutto questo era ed è vitale l’apporto dell’artigiano all’architetto, anche se in realtà sappiamo molto più sugli edifici antichi che sulle persone che li disegnarono e costruirono

   In effetti conosciamo i nomi di alcuni architetti egizi e romani, ma l’identità dei costruttori delle grandi cattedrali del Medioevo ci è completamente ignota.

   Pur se generalmente indicati con il temine di maestri muratori, essi avevano consapevolezza dell’arte che praticavano e a volte esigevano la presenza di un labirinto sulle loro lapidi per indicare un collegamento con Dedalo, il leggendario primo architetto del mondo greco, autore del labirinto del Minotauro.

   In sostanza, tornando all’artigiano sovente sconosciuto, esso era il vero perno tra l’idea e la realizzazione dell’opera.

   Ma qual’era e quanto valeva l’opera dello stesso nell’esecuzione dei lavori inerenti i monumenti in genere?

R.R.

  

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