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Pagina e link collegati a cura dell'Associazione Culturale editrice "Accademia di Arti e Culture".
 
 
 
 

 

 

Parco Archeologico, Paesaggistico e Naturalistico della Valle dell'Aci.

   Conclusioni in merito al “Progetto” da parte degli alunni della II^ d dell'Istituto Comprensivo Paolo Vasta di Acireale.

   Noi vogliamo immergerci in un percorso cognitivo del nostro territorio di appartenenza, quello che fino ad oggi è rimasto per tutti off limits, che ci  condurrebbe alla scoperta, conoscenza ma ancor di più alla presa di coscienza del valore dei luoghi, della storia e della cultura insita nelle aree oggetto di studio che in questi giorni abbiamo visitato solo virtualmente con questo percorso.

   Il nostro primo confronto si è sviluppato su tre temi portanti: il perimetro del parco, il suo sviluppo (non solo preservando ma valorizzando, promuovendo e diversificando l’oggetto di interesse nei territori dei singoli comuni), le opportunità di sviluppo socio-economico di tutta l’area, dentro ed attorno al perimetro di detto parco.

   Alla luce di quanto appreso, noi pensiamo, anzi siamo certi che le opportunità di sviluppo socio-economico e culturale sono immense per tutti i comuni ricadenti nell’area in virtù delle grandi opportunità scaturenti da un estesissimo museo diffuso, unico nel suo genere per contenuti peculiari storici,  culturali e naturali. Trattandosi inoltre di parco a rete, non esiste ancora continuità di territorio. Sarà destinato ad Eco Parco oppure ad Eco Museo? Attrezziamolo per ambedue le possibilità.

   Quindi non solo preservazione o tutela ma valorizzazione, promozione, e soprattutto seria gestione mirata e costruttiva dei siti in virtù degli indirizzi politici dei singoli comuni, evidenziando le vivacità e le attrazioni di un territorio votato al turismo.

   Riteniamo assolutamente indispensabile che i reperti e tutto quanto emergerà dagli scavi debba rimanere in loco e concordemente organizzato per creare esposizioni e/o aree museali e quant’altro possibile per dare il via ai sicuri flussi turistici che si creerebbero di conseguenza.

   Come ci hanno spiegato, la parola chiave per tutto questo è coordinazione, poiché servizi turistici e punti d'interesse sono legati a doppio filo e dovrebbero godere di collegamenti veloci e facilmente fruibili senza lasciar spazio a lacune o abbandonare il visitatore a se stesso. Specifico per i parchi a rete.

   Noi pensiamo che con gli anni il Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dell’Aci potrebbe diventare anche un grande laboratorio naturale, crescendo dentro le città e per le città: un luogo speciale di sperimentazione, in cui osservare, fare, apprendere, mettersi in gioco, collaborare e condividere esperienze. Per questo, richiamare ogni anno l’attenzione delle scuole, delle famiglie e di tutti gli appassionati di natura e patrimonio culturale, noi, di volta in volta vogliamo raccontarlo attraverso una serie di interventi e di scelte evidenziando i punti di interesse che compariranno nell’apposita mappa predisposta e faranno riferimento a vari luoghi del parco che, in misura più o meno evidente, saranno virtualmente trasformati grazie all’inventiva e creatività di noi ragazzi, alla passione degli adulti o più semplicemente a soluzioni, idee e collaborazioni che contribuiranno a precisarne la funzione nel più ampio disegno gestionale del parco anche ai fini turistici.

   La mappa, dunque, non evidenzierà altro che una serie di opportunità, in continuo arricchimento, per esperienze da progettare e realizzare insieme a scuole e genitori o anche soltanto da cogliere durante una passeggiata, secondo le attitudini e inclinazioni di ciascuno.

   Partiamo dunque per appartenenza e competenza territoriale dall’area archeologica di Capomulini che rimane transennata da ben 14 anni, anni sprecati che avrebbero potuto dare tantissimi introiti a casse comunali, ad attività commerciali ed artigianali in loco ed a tutto l’indotto del circondario.

   Avrebbe aperto alla fruizione dell’area Gazzena e valorizzato appieno i percorsi abbandonati della Timpa.

   Ci chiediamo e nel contempo le chiediamo: Partiamo dal parco o dalla città?

   Nel primo caso, cioè partendo dal parco, sarà indispensabile che nei pressi di detto parco dovranno essere previste strutture di accoglienza per tutti i ceti sociali, informazione e soprattutto di trasporto agevole ed economico.

   Nel secondo caso, invece, la città dovrà essere attrezzata, dotata, con piano di viabilità, di ricettività per tutte le fasce sociali e di accoglienza in modo piacevole nel decoro urbano più assoluto sostenuto da un’efficace promozione ed informazione locale. 

>  Per la scuola

   Nel Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dell’Aci si potrà così venire per una visita di poche ore o di un giorno oppure programmare più visite nell’arco delle stagioni o anche un’esperienza che dura un’intera settimana e, infine, trascorrere, all’interno delle strutture ricettive create, una notte di avventurose esplorazioni.

   Le possibilità sono tante e le attività si costruiscono confrontando gli interessi e i desideri di insegnanti e studenti con i suggerimenti degli operatori del Parco. Le attività saranno rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, dal nido alle superiori, Le prime visite, potranno essere gratuite per tutte le scuole per non perdere di vista l’importanza, nei processi educativi, di un concreto contatto con la natura e il territorio.

   Ci hanno spiegato che tutto questo rientra nei nostri diritti, soprattutto il decoro urbano che consente una dignitosa umanizzazione del territorio.

> Questa attenta disamina razionale, nasce da un sentimento comune fortemente condiviso, a cui abbiamo dato un senso: un’anima che lo potesse creare e reggere nel tempo.

   Ciò che intendiamo far emergere da questo nostro lavoro è che nulla può nascere e svilupparsi se non c’è quel sentimento condiviso che può chiamarsi rispetto o amore per qualcuno o qualcosa in questo caso.

   Ciò che sarà concepito secondo il nostro criterio, avrà dunque un’anima, non sarà solo un’area perimetrata che racchiuderà solo degli anonimi contenuti, non sarà un cimitero dell’identità storica e culturale locale ma sarà cultura viva e vibrante.

 

 

 
 
 

   Riproduzione riservata

                 by Rosario Rigano