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      La Sicilia fu la porta d'ingresso per la svolta nella storia del dolce italiano ed europeo: la scoperta dello zucchero di canna, importato anche questo dagli arabi come spezia dai territori d'Oriente a partire dal 900 d.C. circa e poi incentivato da Federico II di Svevia. Tra il 1300 e il 1400, grazie ai traffici commerciali che portavano alle corti ingredienti fondamentali come zucchero di canna, riso, cannella, zenzero, sesamo, noce moscata e chiodi di garofano, si sviluppa quell'arte dolciaria che, evolvendosi, giungerà fino a noi. Un'arte fortemente tipicizzata a seconda delle regioni, del coacervo delle culture e delle dominazioni straniere che hanno esercitato nei secoli la loro influenza sui gusti e le abitudini di consumo. Con la scoperta dell'America, poi, le tavole di tutta Europa conobbero novità gastronomiche fino ad allora sconosciute, come il caffè e soprattutto il cacao. Dal 1600 in poi l'arte della pasticceria iniziò a svilupparsi e a perfezionarsi in tutto il continente, al pari di tutti gli altri tipi di gastronomia. In Italia, le forti differenze storiche, climatiche e culturali tra le varie regioni, determinarono il fiorire di diverse scuole pasticcere tra il XVII e il XVIII secolo. Si segnalano i fasti della pasticceria fiorentina, napoletana, veneziana, sabauda e siciliana. Fu proprio un gentiluomo palermitano, Francesco Procopio dei Coltelli, trasferitosi a Parigi alla corte del Re Sole, ad aprire il primo caffè-gelateria della storia, in cui offriva sontuosi gelatini ovoidali in eleganti bicchieri simili a porta uova.

Evoluzione dell'Arte Pasticcera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siculina: mitica figlia della Sicilia e mascotte dei siciliani

 

Siculina, Sicily’s mythical daughter, and sicilian people’s mascot

 

Siculina, fille mythique de la Sicile et mascotte des siciliens