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  Politiche per il turismo

   L'elevata qualità dei servizi turistici in Europa è il segreto del loro successo e rappresenta un vantaggio competitivo.

   Il 20 febbraio 2014 la Commissione europea ha proposto una serie di principi europei volontari della qualità del turismo per aiutare gli operatori del settore a promuovere la qualità dei loro servizi e rafforzare la fiducia dei consumatori.

   Tutto Ciò dovrebbe contribuire ad incrementare i flussi turistici in Europa, con benefici per il settore stesso e per l’intera economia dell’UE. Questi principi dovrebbero anche aiutare l’Europa a rimanere competitiva rispetto alle destinazioni emergenti.

   L’iniziativa serve ad assistere gli operatori turistici, ad esempio gli alberghi, i ristoranti, i siti turistici e altre organizzazioni del settore che decidono di seguire questi principi. 

   L’obiettivo generale consiste nell’aiutarli a promuovere la qualità dei servizi offerti, anche al di là dei loro mercati tradizionali. Per raggiungere questo obiettivo verrà promossa un'azione di sensibilizzazione ai principi dell’UE in Europa e, in particolare, nel resto del mondo, mostrare la qualità dei servizi turistici ai consumatori, in particolare quelli che si recano all'estero o che provengono da paesi extra-UE. I consumatori in visita in un qualsiasi paese europeo potranno essere certi che gli operatori turistici che applicano i principi dell’UE forniranno servizi di qualità.

   I principi riguardano quattro aspetti fondamentali della qualità dei servizi turistici:

   Formazione del personale.

   Politica di soddisfazione dei consumatori.

   Pulizia e manutenzione.

   Informazioni fornite ai turisti.

 

 "L'Europa propone un'offerta turistica sostenibile e di qualità puntando sui propri vantaggi comparativi, in particolare sulla diversità dei suoi paesaggi e sul suo straordinario patrimonio culturale".

 

   Con queste parole la comunicazione della Commissione "L'Europa, prima destinazione turistica mondiale - un nuovo quadro politico per il turismo europeo" conferma il ruolo fondamentale del turismo culturale.

 

   L'Europa è senza dubbio una delle principali destinazioni del turismo culturale: i numerosi siti di interesse attirano ogni anno un forte flusso di visitatori, sia dai paesi membri che dal resto del mondo. Secondo alcune stime, questo settore rappresenta il 40% circa del turismo europeo.

 

   Sempre più spesso, i turisti cercano esperienze autentiche, vogliono scoprire e conoscere persone e culture diverse.

 
   Le politiche nel settore del turismo dovranno adeguarsi a queste tendenze e sviluppare un'offerta di qualità, che promuova le culture e tradizioni locali e presti attenzione agli aspetti sostenibili: proteggere il patrimonio, i paesaggi e la cultura locale.

 

   I prodotti del turismo culturale transnazionale sono l'espressione di un patrimonio e di valori comuni condivisi a livello europeo, che contribuiscono a proporre e promuovere l'Europa come "destinazione turistica unica nel suo genere". La Commissione europea intende quindi realizzare una serie di attività per promuovere i prodotti turistici transnazionali attorno a temi specifici con un notevole potenziale di crescita.

   Itinerari culturali europei

   La creazione di itinerari culturali europei attraverso regioni o paesi diversi è un buon punto di partenza per promuovere la varietà e la complessità dell'offerta di turismo culturale in Europa.

   Tali itinerari offrono un potenziale notevole per il turismo, per lo più ancora da sfruttare.
Sono al tempo stesso transnazionali e rappresentativi del patrimonio e dei valori culturali comuni europei.

   Inoltre, sono considerati un modello sostenibile, etico e sociale, perché si fondano su conoscenze, competenze e ricchezze culturali locali e spesso promuovono destinazioni europee meno note.

   Va anche ricordato che il 90% dei percorsi si trova in aree rurali.

   L'attiva collaborazione con il Consiglio d'Europa, la Commissione europea del turismo, l'Organizzazione mondiale per il turismo dell'ONU e altri partner internazionali favorisce l'ulteriore sviluppo di itinerari turistici tematici paneuropei.

   Attualmente esistono 29 itinerari transnazionali che collegano città, paesi e comunità rurali in tutto il continente e presentano l'Europa come un'unica destinazione turistica.

   La competitività dell'industria turistica europea è strettamente legata alla sua sostenibilità, poiché la qualità delle destinazioni turistiche dipende in misura considerevole dal loro ambiente naturale e culturale e dalla loro integrazione nella comunità locale.

   La sostenibilità nel lungo termine richiede un equilibrio tra la dimensione economica, socioculturale e ambientale. Il bisogno di conciliare crescita economica e sviluppo sostenibile implica anche una dimensione etica.

   Principali sfide per un turismo sostenibile:

   Preservare le risorse naturali e culturali.

   Limitare al massimo l'impatto negativo sulle destinazioni turistiche, anche in termini di sfruttamento delle risorse naturali e di produzione di rifiuti.

   Promuovere il benessere della comunità locale.

   Ridurre il carattere stagionale della domanda.

   Limitare l'impatto ambientale dei trasporti legati al turismo.

   Rendere il turismo accessibile a tutti

   Migliorare la qualità del lavoro nel turismo.

   La comunicazione (COM (2007) 621 def.) stabilisce i principi per far fronte a queste sfide:

   Adottare un approccio olistico e integrato:

   Pianificare in un'ottica di lungo termine.

   Adottare un ritmo di sviluppo adeguato.

   Coinvolgere tutte le parti interessate.

   Utilizzare le migliori conoscenze disponibili.

   Riflettere l'impatto delle attività nei costi.

   Fissare dei limiti e rispettarli.

   Esercitare un monitoraggio costante.

   Un approccio sostenibile al turismo porterà allo sviluppo di prodotti e servizi turistici innovativi e di qualità, rendendo ancora più attrattive le destinazioni europee. L’Italia non sembra minimamente toccata.

Fonte: Commissione Europea per il Turismo.

 
 
 
 

   Riproduzione riservata

Pagina e link collegati a cura dell'Associazione Culturale editrice "Accademia di Arti e Culture".

                by Rosario Rigano