Inchiesta del team Gabanelli di qualche anno fa.

Turismo, paesaggio, cultura: tris d'assi, perché non rendono?

   Noi ci siamo posti le stesse domande dieci anni fa, abbiamo indagato e lavorato sul territorio ed abbiamo tratto le conclusioni. Oggi pubblichiamo le denunce.

   Il nostro patrimonio è la strada per uscire dalla crisi, perciò bisognerebbe agire subito e sfruttare le potenzialità di crescita e lavoro che vi ruotano intorno. I nostri amministratori pensano che sia sufficiente una buona visibilità una discreta descrizione ed un tantino di decoro locale. Niente di più sbagliato. Serve altro e noi lo abbiamo appreso  in varie città d'Europa e sperimentato con molti turisti nel nostro territorio. Risultato? Soddisfacente!!!

   Con il patrimonio che abbiamo di natura, di arte, di cultura, enologico, gastronomico, dovremmo essere ricchi e felici...com'è che non riusciamo a metterlo a frutto? Nonostante il made in Italy e la creatività per cui siamo famosi, le nuove imprese che ruotano intorno al patrimonio non riescono a partire, che siano a Milano o a Catania. Di chi è la responsabilità?

   Intanto gli amministratori dei nostri beni culturali regalano a Google la possibilità di digitalizzare i nostri tesori più belli, dagli Uffizi alle calli di Venezia, e le imprese italiane che fanno lo stesso lavoro vengono lasciate a becco asciutto. E ancora, chi sono i privati che fanno affari all'interno dei musei pubblici e chi raccomanda chi?

   Quando poi si tratta di turismo, il nostro Paese è talmente bello che noi pensiamo di poter vivere di rendita, perché chiunque nel mondo prima di morire doveva venire a vedere l’Italia. Peccato che il mondo è cambiato, ci sono i social network e internet e il turista non è più lo stesso, vuole fare attività e avere servizi, mentre le Regioni che hanno il compito di fare promozione continuano a vendere il fatto che siamo belli, come trent'anni fa.

   Quando poi si tratta di paesaggio, nessuno ci batte: chi vuole vedere il paesaggio dell'uomo viene in Italia. Abbiamo 121 paesaggi rurali e pastorali storici, dai castagneti monumentali della Toscana ai terrazzamenti della Liguria, ma sono anche i più minacciati: dall’abbandono e dalle norme europee. Bisogna agire subito perché il nostro patrimonio è la strada per uscire dalla crisi. Una grossissima parte di patrimonio culturale architettonico è concentrato in Sicilia, vi dice niente?

Rosario Rigano