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   Abstract dei libri della "Collana Siculina".

   Alla fine dell'anno 2020 ho creato una linea editoriale denominandola “Collana Siculina”. Siculina, di chiara origine Sicula ovvero appartenente al popolo dei Siculi, in Sicilia nel 1270 a.C., è una storyteller-mascotte di Sicilia che narra il percorso, a ritroso nel tempo, di uomini, popoli, culture e loro idee che poi tra l’Italia e la Sicilia hanno assunto nomi come Etruschi, Sicani, Siculi, Micenei, Dori, Corinzi e Greci più in generale.

   Nelle mie narrazioni, sono poche, davvero poche le notizie o gli elementi che possono trovarsi in rete o su wikipedia. Le mie fonti sono soprattutto libri spesso tradotti da altre lingue, riviste specializzate su argomenti di archeologia, glottologia, linguistica e fonti autorevoli per quanto attiene la genetica, tra queste UniBo, vera fonte di nuove scoperte ed interpretazioni archeologiche e genetiche. Le mie narrazioni corrono molto indietro nel tempo; ad oggi ho ripercorso a ritroso, nei tempi, nei luoghi e negli eventi, ben 35.000/15.000 anni fino a Denisova nella Siberia in una caverna dei monti Altaj; in proposito il libroPrimordi. Aurore di culture e civiltà in cui si manifesta l’uomo quale compimento dell’universo, per poi giungere a Kurgan nella Russia meridionale. Studi importanti su Kurgan sono stati portati avanti con grande professionalità nella ricerca da Marija Gimbutas. Le fonti più importanti e che influiscono in modo particolare nella composizione dei miei libri vengono da un’area oggi occupata dal Pakistan e precisamente dai siti di Mehrgarh, Harappa, Mohenjo Daro (vere città stato) e Lothal nella regione del Belucistan, avvenuti tra il 4500/3500 a.C.. Da lì parte un lunghissimo percorso di uomini, popoli e idee; tribù, culture e saperi acquisiti con esperienze dirette sui territori che man mano esploravano. Nelle mie narrazioni mi sono avvalso della mascotte e storyteller Siculina nata, virtualmente, nel 2002 e proprio per veicolare storia, lingua e culture dei Siculi. Nel corso di questi percorsi mi sono imbattuto negli Etruschi in Mesopotamia, nei Sikani come nei Micenei e ciò dimostra una provenienza comune a tanti popoli e civiltà che poi abbiamo riscontrato in Italia, in Sicilia e nel mediterraneo. Grande supporto nelle ricerche, per quanto attiene la lingua sanscrita, ho avuto da fonti come Filippo Sassetti (viaggiatore), Pierre Carnac (linguista), sir William Jones (magistrato, viaggiatore e studioso) ed Enrico Caltagirone (glottologo).

   Perché una storyteller. Siculina vive dentro le storie narrate, è protagonista allo scopo di coinvolgere il lettore nelle vicende e per meglio interare lo stesso nella geostoria insita in ogni parte dei libri della “Collana Siculina” che introduce ai “Quaderni di geostoria”.

   Nel primo libro di detta collana, “Siculina. Orfanella nella vita di un Re è figlia adottiva del Re Siculo Ducezio e vive con lui un decennio che lo vede protagonista e vittima del suo regno. La vicenda narrata si sviluppa nell’area del calatino per poi spostarsi tra Kàtane (Catania) e Kalé Akté (Caronia).

   Nel secondo “Una shekelesh proemio di Sicilia essa vive in prima persona le vicissitudini del primo probabile approdo dei Siculi nell’area ionica della Sicilia orientale proprio nell’area dell’odierno sito di Capomulini per poi svilupparsi tra l’entroterra e i borghi marinari sotto la Timpa di Acireale.

   Nel terzo libro “Tempi, Luoghi, Eventi - Origini e identità di un popolo viene evidenziato il complesso intreccio di culture e civiltà di numerosi popoli incontrati dai Siculi nella loro lunghissima marcia che li porta in Italia e poi in Sicilia. Nel racconto, Siculina incarna una bambina beluci nella grama condizione sociale attuale, ne percorre un tratto di vita e traccia l’aspetto sociale e culturale pakistano odierno dove i diritti umani e la parità di genere non esistono.

   Il quarto libro “Romanzo ancestrale è vissuto con gli occhi e il sentimento di una bimba, appunto Siculina che vive e racconta un viaggio, che in realtà segue due percorsi diversi, che ha inizio nella Valle dell’Indo, attraversa fiumi, mari e terre per poi giungere nelle isole dell’Egeo ed infine in Sicilia dove incontra genti che, partite in contemporanea hanno seguito un percorso diverso che li ha portati fino in Dalmazia (attraverso il Mar Nero) e poi attraverso l’Adriatico in Italia. Qui è evidente il senso della vita.

   Il quinto della serie “L’amore non ha né tempi né luoghi racconta una storia d’amore che si sviluppa in un determinato periodo e in un luogo ben definito (a monte dell’area dove oggi sorge Santa Tecla prima dell’eruzione del 344 a.C.). Qui si evincono usi, costumi e possibili dittature del tempo; quando le lingue non contenevano ancora i fronzoli e le frasi fatte dei nostri giorni.

   L’ultimo, il sesto, in ordine di tempo, imperniato su argomenti di geostoria locale, pone i riflettori sull’area possibile approdo dei Siculi intorno al 1270 a.C. il luogo dove poi i romani avrebbero, al primo sbarco che li avrebbe condotti verso l’odierno sito archeologico di Santa Venera al Pozzo, attraverso Reitana e Nizzeti, lasciato evidenti tracce nel luogo oggi classificato “L’area archeologica di Capomulini e la Stazione neolitica”. Titolo del libro: “Il tempietto romano di Capomulini”.

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   Sono disponibili corsi di Formazione Professionale su Turismo, Beni Culturali con crediti formativi e praticantato per aspiranti giornalisti-pubblicisti. Per mezzo della testata giornalistica www.siculina.it periodico online per le politiche del turismo, beni culturali e ambiente.

 
 
 
 
 

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