Testimonianze dell’identità e della storia dell’uomo, valore del capitale intellettuale, quale patrimonio intangibile dello stesso, costruito nel tempo, tra il fluire delle cose, dei fatti e degli accadimenti. ________*________ Viaggio nel tempo, quel tempo come storia che muta con la cultura e la civiltà. Da Parmenide, “La via della verità” - “La via dell’opinione”. Abbiamo vissuto un tempo reale o forzatamente immaginario? Siamo stati attori o semplicemente spettatori? Stando al punto di vista di alcuni filosofi e pensatori più o meno recenti e attendibili ( Manzoni, per citarne uno ), la storia delle umane vicende ha assunto, nel corso del tempo, caratteri sempre più figurati e autonomi, quasi divini. Non c'è dubbio che quest'idea fosse già insita nelle geniali menti dei veri fondatori dell'arte del pensiero, i Greci - e, nel nostro caso, gli eleatici - da cui prenderemo comprensibilmente spunto per trarre delle opportune considerazioni. Supporre, come fece Parmenide, che l'essenza primaria sia infinita e immutabile e che il non-essere corrisponda alla realtà sensibile implica - ma non obbliga a - un'estrema arrendevolezza e impotenza nei confronti della realtà quotidiana, così come, ai giorni nostri, vivere nel cosiddetto fatalismo comporta, a mio avviso, il raggiungimento dell'apice del non-essere. Oltre al fatto di aver involontariamente ispirato alcune religioni postume, Parmenide aveva posto l'accento sul ruolo ridicolo ed insignificante che il singolo occupa nell'immensa vastità della Terra e, di conseguenza, dell'Universo. Per ovviare a questa più o meno profonda lacuna esistenziale era necessario uno stratagemma, qualcosa che ampliasse gli orizzonti e spianasse ogni tortuoso sentiero verso un sogno anticamente glorioso. Fu così che nel corso dei secoli, anzi, dalle sue prime apparizioni, l'uomo iniziò e portò avanti la costruzione di una macchina infernale che pochi possono manovrare e il resto può solo ammirare o subire, nel bene o nel male: questa macchina è il potere - di qualsivoglia tipo - ed è con esso che è nata la storia come noi la conosciamo. Si potrebbero avanzare centinaia, migliaia di ipotesi su come gli eventi schiaccino e manipolino gli uomini sopraffacendoli in più occasioni, ma la verità è che nulla succede per caso, almeno nel nostro mondo. La volontà di pochi eletti, illusionisti che riescono ad ingannarsi e ingannare, soggioga l'intero globo, costringendo i più introspettivi a ricercare le cause al di fuori della stessa realtà, rifuggendola al contempo. Ognuno di noi può ritenersi attore, nel suo piccolo, se sacrifica sudore e tempo alla causa della società che lo contiene insieme ad altri innumerevoli spettatori non paganti, ignavi o semplicemente contrari ad offrire un contributo. Non stupiamoci, poi, se la storia ci appare inconsistente e lastricata d'iniquità, poiché sono i vincitori a scriverla e i vincitori, neanche a dirlo, sono coloro che detengono il potere. Riccardo Rigano |