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   Mirabella Imbaccari

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     Il paese di Mirabella Imbaccari fu fondato da Don Giuseppe Paternò, barone di Raddusa, nel quadro della colonizzazione interna della Sicilia.

 

     Egli, infatti, l’11 settembre 1610 ottenne dal Re Filippo III di Spagna e II di Sicilia (1598-1621) la Licentia populandi, vale a dire l’autorizzazione a costruire una Terra cioè un paese nel proprio feudo e di chiamarlo col nome della propria moglie: Mirabella.


     Il paese però, iniziato a costruire nel feudo Baldo o Baudo, non ebbe purtroppo esito felice a causa della insalubrità climatica e della malaria. Per cui fu necessario il trasferimento della costruzione sul poggio Imbaccari. Ciò che ottenne con regolare licenza del 16 novembre 1630 il figlio di Giuseppe, don Giacinto Paternò che fu il vero artefice del paese che si è sempre chiamato Mirabella fino al 1862. In tale anno, infatti, in seguito ad una Delibera della Giunta Comunale, in data 28 luglio 1862, Vittorio Emanuele II Re d’Italia, con Regio Decreto datato Torino 14 dicembre 1862, stabiliva che il paese fosse denominato Mirabella Imbaccari.

 

     Il Comune di Mirabella Imbaccari comprende nel suo territorio l’ex feudo Baldo, soprano e sottano, e metà dell’ex feudo Imbaccari, quella denominata Imbaccari Sottano.


     Confina a Nord con l’ex feudo Gallinica e parte di Rasalgone; a Est con l’ex feudo Sortavilla, sottano e soprano, e Imbaccari soprano vergente a tramontana; a Ovest con l’ex feudo Gatta e Rasalgone vergente a tramontana; a Sud con l’ex feudo Tempio.


     Il territorio di Piazza Armerina da Est, Nord, Ovest lo circonda con gli ex feudi Sortavilla, Imbaccari soprano, Gallinica, Rasalgone e Gatta, il territorio di Caltagirone con l’ex feudo Tempio.


 

    

 
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